L’Istituto Nazionale Tributaristi nella riunione di oggi, 5 dicembre, del “Forum italiano sulla fatturazione elettronica” porterà le sue proposte su privacy, deleghe e QR Code.
Il Consigliere Nazionale Giuseppe Zambon sarà portavoce dell’Istituto e il suo interlocutore sarà Carmelo Piancaldini dell’Agenzia dell’Entrate, che presiederà la riunione. L’incontro ha lo scopo di affrontare i dubbi e analizzare le proposte sulla fattura elettronica, tema che diventa sempre più caldo con l’avvicinarsi del 1° gennaio 2019.
Il primo giorno del nuovo anno, infatti, introduce l’obbligo di fatturazione elettronica: tutte le fatture emesse e ricevute, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, devono necessariamente essere elettroniche.
Fattura elettronica: le proposte INT su privacy, deleghe e QR Code
Gli addetti ai lavori sono in fermento in questi mesi e stanno palesando all’Agenzia delle Entrate tutte le loro perplessità. Anche l’Istituto Nazionale Tributaristi fa sentire la sua voce, e anticipa, con il comunicato stampa che riportiamo di seguito, i punti su cui si soffermerà durante la riunione.
L’INT alla riunione del Forum italiano sulla fatturazione elettronica
Il prossimo 5 dicembre alla riunione del Forum italiano sulla fatturazione elettronica, presieduto dal Dott. Carmelo Piancaldini dirigente dell’ADE, saranno presentate dall’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) alcune proposte modificative dell’attuale sistema di fatturazione elettronica. Il Dott. Piancaldini incontrato nelle settimane scorse dal Presidente dell’INT Riccardo Alemanno, proprio sulle problematiche connesse alla fattura elettronica, aveva indicato nel Forum il luogo ove discutere dei problemi sollevati.
Al Forum, in qualità di rappresentante dell’INT parteciperà il Consigliere nazionale Giuseppe Zambon, che illustrerà le proposte ed i dubbi sulla fatturazione elettronica contenuti in una nota a firma INT ed Osservatorio sulla fiscalità di Confassociazioni.
La nota tratterà:
PROBLEMATICA QR CODE E INDIRIZZI IN FATTURA
Si fa presente che la generazione automatica del QR Code con il software dell’Agenzia produce un codice nel quale viene sempre inserita quale sede del contribuente impresa e professionista individuale la sua residenza anagrafica, quale risultante dagli archivi dell’Agenzia stessa.
È abitudine delle aziende e dei professionisti, anche per fini commerciali di consegna della merce e professionali di riferimento, di fornire al proprio fornitore l’indirizzo del luogo di svolgimento dell’attività (negozio, ufficio, studio professionale), e far inserire quello nell’anagrafica del destinatario in fattura.
PROBLEMA DELLA PRIVACY NEL PROCESSO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA
Circa il problema dei dati contenuti nelle fatture e le garanzia di privacy, bisognerebbe in tema di fattura elettronica, evitando ogni aggravio per i contribuenti, prevedere, fra le altre cose, per legge che i soggetti che gestiscono e/o archiviano e conservano c/terzi le fatture elettroniche possano utilizzare e profilare i dati raccolti solo per gli obblighi fiscali e civilistici di legge a loro concessi e non per altre finalità.
SARANNO POI ESPRESSI DUBBI SULLA OPERATIVITÀ DEL SISTEMA DELEGHE PER L’UTILIZZO DEI SERVIZI DI FATTURAZIONE ELETTRONICA E SULLA FATTURAZIONE DIFFERITA
A meno di un mese dall’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B e B2C persistono ancora molte incertezze e nel primo periodo applicativo sicuramente se ne creeranno altre, poiché la fattura non è solo un documento obbligatorio per legge ma è uno strumento gestionale dell’impresa, l’Istituto Nazionale Tributaristi continuerà ad essere disponibile a collaborare per far sì che il sistema possa sempre più migliorare, senza strumentalizzare le criticità che inevitabilmente si sono presentate e si presenteranno a seguito di questa rivoluzione fiscale ed operativa in capo ad imprese e professionisti.
Fattura elettronica, il nodo della privacy
Delle questioni che sottolinea l’Istituto Nazionale Tributaristi, quella della privacy è sicuramente la più sensibile e anche l’Associazione Nazionale Commercialisti ha richiamato più volte l’attenzione sulla sicurezza dei dati.
A metà ottobre l’ANC ha inviato una lettera al Garante della Privacy per esprimere preoccupazione sulla salvaguardia dei dati, in primis quelli commerciali. Proprio il Garante il 16 novembre ha invitato l’Agenzia dell’Entrate a intervenire sul nuovo obbligo di fatturazione elettronica e sulla necessità di rendere compatibili le procedure con la normativa in materia di protezione dei dati personali.
Il Presidente dell’Autorità Garante della Privacy ha investito del problema della sicurezza dei dati il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma secondo l’ANC il nodo sulla questione non è stato sciolto.
Ancora una volta il 20 novembre, con un comunicato stampa, l’Associazione Nazionale Commercialisti ha richiamato l’attenzione su un aspetto importante: con i dati contenuti nelle fatture elettroniche e con il rischio che vi si possa accedere non è in ballo soltanto la privacy dei contribuenti, ma l’economia stessa.
C’è proprio il pericolo che qualcuno possa essere interessato ad accedere ai dati economici delle imprese per finalità totalmente estranee alla fattura elettronica. A meno di un mese dall'introduzione dell’obbligo, le questioni sulla privacy restano aperte e destano sempre più preoccupazione.
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