In Parlamento è in discussione la possibilità o meno di applicare sanzioni nel corso dell’anno prossimo, ecco 2 importanti documenti che ripercorrono tutto l’iter di cose da fare per essere conformi alla normativa sulla fatturazione elettronica la cui entrata in vigore è confermata per gennaio 2019
Nonostante si sia sperato in una proroga fino all'ultimo, è stato confermato che l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati entrerà in vigore a partire dal gennaio 2019. Si tratta di un obbligo che non ha precedenti in nessun altro Paese e che sicuramente ha creato preoccupazioni e perplessità. Nel decreto fiscale, che sta compiendo il proprio percorso in Parlamento, non si parla di proroga, ma è stata introdotta la novità relativa alla non applicazione delle sanzioni, quanto meno nel 2019.
In attesa di sapere come evolverà la situazione è utile ribadire che la produzione di fatturazione elettronica potrebbe rappresentare una preziosa opportunità per le aziende italiane per avviare un processo di digitalizzazione del ciclo attivo e passivo il che determinerebbe una serie di vantaggi. (Con l’introduzione della sola fattura elettronica strutturata si possono risparmiare tra i 5,5 e gli 8,2 euro ogni fattura, ma con la digitalizzazione dell’intero ciclo dell’ordine tra i 25 e 65 euro ogni ciclo; non solo, i vantaggi della fatturazione elettronica obbligatoria riguardano anche l’intera supply chain che può così disporre di dati strutturati alla fonte.
Risparmiare sui costi e disporre di dati strutturati per digitalizzare la propria impresa: sono i principali vantaggi della fatturazione elettronica B2B che sarà obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2019 emersi in occasione del recente convegno dal titolo “Fatturazione elettronica: nuovo impulso per il Digital B2B” organizzato per presentare i dati 2018 dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e eCommerce B2b del Politecnico di Milano.)
Commenti
0 commenti
Questo articolo è chiuso ai commenti.